sabato 18 dicembre 2010

storie da una notte di Neve

La neve fresca sotto le suole dei miei anfibi scricchiola. non nevica più, solo qualche fiocco di ghiaccio scende dal cielo. raggiungo il cancello. oltre mi attende la mia meta. fa freddo, ed è buio pesto. la lanterna fa quel che può, ma va bene così. è piacevole.  nemmeno shade questa volta mi ha voluto seguire. da bestiola intelligente qual'è avrà notato la completa mancanza di logica nell'uscire di notte con la neve per un giretto. meglio il camino. Sono iniziati i Saturnali. celebre festa per placare Saturno e la sua corte in viaggio nel mondo materiale. niente sacrifici, strenne o orge di questi tempi.  ho sempre pensato di aver sbagliato fede e periodo storico di vita, molto meglio la religione degli antichi :p! scavalco, anche se i guanti non permettono una buonissima aderenza e la lanterna intralcia i miei movimenti. ed eccoci qua. terra di nessuno.raggiungo il vecchio capanno, colonne slanciate verso il cielo, senza più nulla da sorreggere. prendo alcuni mattoni  e li metto a terra. tolgo la candela dalla lanterna e  dalla tasca prelevo un notes. strappo alcune pagine e le lascio ardere,una luce intensa che combatte il buio più completo. quante cazzate. perchè faccio ciò? sinceramente non lo so. Nulla cambierà, questo è certo. le vite proseguiranno la loro strada. Ma chissene. è bello il simbolismo legato a queste tradizioni. forse qualche divinità dimenticata  guarderà con favore.d'altra parte, avete mai letto lord Dunsay?

"recita la tua preghiera! potrebbe riuscire dove diecimila migliaia hanno fallito"

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