martedì 10 novembre 2009

Ultimi Saluti, Confliitti Interni e Specchi che Ridono.

Oggi ho rivisto dopo alcuni anni parte del mio vecchio corpo insegnanti delle superiori. l'occasione non era proprio felicissima dato che era l'ultimo saluto al prof di sistemi del triennio. Oltre il fatto che mi sono fatto due funerali in due settimane, mentre uscivo dal piccolo cimitero, allontanandomi dal classico brusio che si crea in certe occasioni (mah, non mi piace molto parlare in certi luoghi.. oltretutto quando accadono questi eventi c'è  sempre qualcuno che parla a voce troppo alta) ho ripensato al mio periodo scolastico passato. Sì, perchè prima di fare l'università e iscrivermi alla facoltà di lettere, sono stato per sei anni in una sorta di prigionia autoinflitta da me stesso chiamata itis. elettronica per l'esattezza. questo farebbe di me un perito elettronico, anche se sinceramente mi vergogno ad ammetterlo, dato che le mie competenze in materia sono veramente basse e suonerebbe come un offesa ad ogni perito elettronico di buona volontà. Ripensavo all'esame e ai 14 punti  del prof per la mia seconda prova, quella che praticamente mi salvò dalla bocciatura all'esame di quinta ( uscito con un 63.. poteva andare peggio). Esame a parte, mi sono lasciato andare nel cosiddetto flusso dicoscienza derivato da quell'iniziale pensiero... e mentre guidavo verso casa, è iniziato il Viaggio. il biennio è filato liscio e veloce, a parte un professore che rimarrà per sempre nella mia lista nera, con i due vecchi amici e compagni d'avventura. All'inizio del triennio uno decise di andare a cesena, ed io rimasi con patrizio alla scoperta di una nuova classe e di un nuovo mondo scolastico. L'impatto iniziale fu traumatico. poco da fare, non era il mio campo. Affatto. Ricordo i test con il Muratore consegnati quasi in bianco,il suo sguardo che sembrava implorare "almeno provaci, cristo!". Erano i tempi del primo reality cittadino chiamato "il terrazzo", delle build di d&d sotto al banco e delle chiaccherate a base di D&d con patrizio. memorabile il suo  "..e poi il ladro fece.." interrotto dal prof pisma che inserendosi nella conversazione disse ad alta voce "hai visto un ladro?! non lo dire in giro". La bocciatura arrivò come un macigno. prevista, ma comunque un colpo alquanto forte. A pezzi, mi apprestai a vivere l'estate fra lavoro, lavoro e qualche uscita serale. non mi sentivo per nulla a posto. Primo giorno della terza alla seconda, trovi alcuni amici  del gruppo di d&d con cui ti vedi già da tempo. Mancio, cavals... credevo sarebbero stati loro i "motivatori" positivi di quel nuovo corso. E invece, non furono proprio loro. Una new entry, che tuttora segna e influisce nel mio cammino. Il motivo per cui, anni dopo, in un pub vicino al ticino, rivelai la mia "macchiavellica mappa" e rivelai l'esatta posizione di quella persona all'interno del Disegno. Credo che fu allora che gli dissi che ringraziavo gli  dèi per quella bocciatura. ricordi confusi, data la leggera sbornia di quella sera :). ricordi confusi e lontani a cui accedo ancora durante hope o we rule the night.  Altra storia, altro racconto. forse un'altra volta.non ora. La Storia prosegue, e anche se il programma era già stato fatto rischiai nuovamente di essere bocciato. non mi trovavo molto con alcuni soggetti della classe(che strano),e le giornate passavano. Una storia che si ripetè fino all'esame, sempre in forse sull'esito, sempre sul filo del rasoio e sempre passato con poderosi calci nel didietro da parte dei professori che alla fin fine parteggiavano per me. Se ne resero conto..Scuola sbagliata, ma nonostante tutto provarono in ogni maniera (il prof di elettronica inventò il metodo "delle regate" per farmi comprendere i circuiti XD) a portarmi al traguardo.. e ci riuscirono. ci riuscii.Mi era costato molto.. una vera fatica erculea, ma ne valeva la pena.  Sarei tornato per sbattere in faccia quel pezzo di carta ottenuto dii fronte a quella maledetta pinguina, ma nel mentre dell'impresa, gli era venuto una specie di colpo e in seguito viveva nel suo nuovo mondo fatto di  simpatici orsetti gommosi (detto in parole povere, non ci stava più con la testa).

altro da dire su questo periodo, ma non voglio scriver solo di questo, oggi. Buon viaggio prof.

Ogni personaggio che creo e interpreto ha in se una particella di Me. è così che mi piace crearli, uno specchio distorto, un frammento del mio animo portato all'eccesso. Daeveron Martell e la sua arroganza, Ned con la sua necessità di cantare e mantenere il ricordo delle persone decedute, Daenerys con il suo amore impossibile che nonostante tutto rimaneva il suo motore emotivo, Aerion con la sua sete inestinguibile di vendetta, Raviel la decisione dettata dalle convinzioni, Richizo e la sua ricerca del lavoro perfetto, Laydon e la sua fedeltà assoluta verso il fratello... accidenti, persino quel folle mago di  Kain ne ha una!

Ultimamente è il dualismo del Fante che sto scoprendo e vivendo. E non nel senso criminale, badate bene. è solo che... che alcune interferenze generano scissioni. E se da una parte mi trovo a pensare che devo erigere quelle cazzo di mura attorno al mio io, ad essere indipendentemente completo,a non farmi più condizionare da agenti esterni... Dall'altra parte c'è una voce che mi dice di non farlo, che la mia completezza sarà sempre e solo presente cercandola attraverso gli altri, che farmi "condizionare" da determinati soggetti è naturale e non c'è nulla di male.. Insomma, in questi giorni c'è una sorta di battaglia di PratoRossonella mia mente. E se da un lato tendo ad essere scostante, le mie intenzioni sono tutt'altre.  E chi ci capisce qualcosa è  bravo.. Dovrei tirar fuori nuovamente il punto interrogativo dell'Enigmista? Lo Specchio ride

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