Serata tranquilla con grigliata e karaoke.. Canzoni cantate a squarciagola con voce potente e chiacchere sotto al portico illuminato da lampade e candele alla citronella. La telefonata.. mi ha lasciato in uno stato strano. Come se fossi diventato una sorta di automa. Dipingevo senza veramente rendermene conto e nel frattempo nella mia mente si rincorrevano mille pensieri. Cico ha curiosato sul mio pc e ha letto uno dei biglietti che avevo fatto per una persona. mi ha fatto girare un'attimo le pigne, ma ho ricordato a me stesso di essere tollerante. L'ho informato che proseguire era vietato. Ho osservato il potere femminile all'opera e devo renderle merito. Portare Giulio in una discoteca di propria volontà è una cosa che tempo fa avrei detto impossibile. si cambia? probabile, direi. nonostante non mi piaccia quella parola, devo dire che è sempre una continua mutazione (gradite e sgradite che siano) .
ma la serata sarà da imprimere per un'altra cosa. una chiaccherata avuta con una cara amica mentre il resto della banda era a duellare a Stone Age in casa. Ognuno ha le sue crociate.. io ho la mia alla quale non rinuncerei mai. Lei ha la sua e sembra altrettanto determinata. Le ho esposto il mio pensiero sulla "fine" dei S.o.O. e sulla mia cocciutaggine ad accettare questa cosa. Lei mi ha esposto il suo pensiero sul mio "allontanamento". posso prometterti solo una cosa: non sparirò dalla tua vita :)
La nottata non poteva non finire ad oriolo. Ho raggiunto la mia panchina, immerso nel silenzio e nel buio della notte. Sono rimasto quasi in attesa, guardando il cielo leggermente velato. per una volta non ho pensato a nulla. Mi sono semplicemente lasciato cullare dalla leggera brezza collinare e dall'oscurità che inghiottiva il parco. Nella pianura le luci delle città, sole compagne di questa conclusione, tremolavano distanti.
Era tempo di tornare a casa.
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